Comitato
Promotore del Coordinamento Nazionale ASP e IPAB
comunicato
stampa
Emendamento
approvato dal Senato. Diana: “Grande soddisfazione del mondo delle
ASP e delle IPAB, adesso attendiamo stesso risultato dalla Camera”
Un
mandato ampio, sottoscritto nel convegno nazionale di Firenze, un
protocollo di collaborazione tra A.Re.T. , U.P.I.P.A., VDS-Suedtirol
e AREA e poi il lavoro di contatto ed informazione nei confronti dei
rispettivi parlamentari di riferimento. Delegazioni delle
Associazioni di ASP e IPAB ricevute dai Viceministri alla Salute
Fadda e al Lavoro e Politiche Sociali Guerra ed infine un primo
storico passo per sanare una lacuna legislativa che può creare
grossi danni al sistema nazionale dell'assistenza socio sanitaria.
Nei
giorni scorsi al Senato è stato portato all'ordine del giorno ed
approvato l'emendamento, inserito nel decreto per la
razionalizzazione delle attività delle pubbliche amministrazioni,
elaborato da alcuni parlamentari e presentato dalla Senatrice toscana
Donella Mattesini: in sostanza con questa integrazione, senza nessun
peso sul bilancio dello stato, le ASP e le IPAB sono sottoposte alla
stessa disciplina prevista per gli altri enti del Servizio Sanitario
Nazionale e le aziende speciali dei Comuni che operano nei settori
dei servizi socio-educativi, assistenziali, culturali ed educativi.
Le
associazioni regionali, le singole aziende pubbliche di servizi alla
persona e le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza,
fondatrici del Comitato Promotore per la nascita del Coordinamento
Nazionale delle ASP e delle IPAB esprimono per tutto questo grande
soddisfazione. “L'emendamento così come approvato dal Senato
annulla danni devastanti – dichiara il Coordinatore del Comitato
Promotore Fabio Diana - e pone rimedio ad una dimenticanza
legislativa aggravata nel 2010 dalla conversione in legge del decreto
Tremonti che di fatto aveva reso ingestibili le ASP e le Ipab. Il
legislatore ci aveva dimenticato in tutte le leggi di raccordo della
finanza pubblica e non ci aveva inserito nella lista dei soggetti
esclusi dal rispetto di determinate norme che sono in conflitto con
altre che noi dobbiamo rispettare. Saremmo soggetti allo stesso tempo
al patto di stabilità che blocca le assunzioni ed al rispetto degli
standard assistenziali di legge dove il personale incide fino
all'80%. Questo emendamento pone rimedio a tutto questo e permette
una gestione coerente delle strutture e servizi assistenziali.”
“Adesso
ci auguriamo – dicono ancora i rappresentanti del Comitato
Promotore - che la Camera dei Deputati possa compiere lo stesso
cammino e possa confermare il voto espresso in aula dal Senato. Tutto
ciò potrà rappresentare un primo passo verso una maggiore
attenzione al mondo delle ASP e delle IPAB che conta centinaia di
migliaia di posti di lavoro ed altrettanti assistiti nelle case di
cura, servizi all'infanzia e alla disabilità in tutta Italia.”
Comitato
Promotore Coordinamento Nazionale ASP e IPAB.
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