venerdì 13 febbraio 2015

Assemblea Nazionale di Ancora: verso il nuovo coordinamento. Oggi l'elezione di Presidente e Vice LIVE

L'associazione A.N.C.O.R.A oggi è a Bologna per la sua seconda Assemblea Nazionale. L'incontro si tiene nella sede dell'Asp Città di Bologna.
Oggi all'ordine del giorno l'elezione del nuovo coordinamento che subito dopo terrà la sua prima riunione nominando al suo interno il nuovo Presidente e Vice Presidente.
Ad aprire i lavori il presidente dell'Asp che ospita l'Assemblea Borghi.
Poi la parola è passata a Fabio Diana, presidente dell'Associazione in questo primo anno dalla sua creazione che ha ringraziato i colleghi che lo hanno sostenuto, i due vice presidenti Antonio Giacomelli e Norbert Bertignoll che hanno formato con lui l'esecutivo, fino ad oggi. Segui gli aggiornamenti degli interventi:


Diana inizia la sua relazione finale: La nostra associazione è nata per l'obiettivo primario di favorire la nascita dei coordinamenti regionali delle asp e delle ipab. Questi coordinamenti, aderendo avrebbero dato forza politica all'associazione nazionale, per far capire al decisore nazionale che era opportuno riportare in rodo l'opera di riorganizzazione del nostro settore.
Resta aperta la questione di definire la nostra natura giuridica, siamo ancora in una buia foschia dove le norme si sovrappongono.
Ci siamo prefissati anche di riuscire a modificare il nostro regime fiscale, il peggiore in ambito pubblico e che allo stesso tempo non ci permette di avere le agevolazione dei soggetti privati.
La fatica più grossa è stata che ad ogni porta che abbiamo bussato, l'interlocutore con il quale stavamo parlando, soprattutto a livello nazionale, capiva di cosa stavamo parlando. Questa è anche una nostra debolezza. Non siamo forse riusciti a far capire il messaggio di cosa siamo, quanti posti letto rappresentiamo, quanti lavoratori.
Dobbiamo avere tra di noi circolazioni di idee e di informazioni. In questo anno voglio ringraziare  l'Uripa del Veneto ci ha messo a conoscenza delle questioni che stava trattando, delle circolari che stava mandando ai propri associati.  E' una cosa da prendere ad esempio.
ESempio: la Regione Emilia Romagna ha parificato le Asp alle aziende speciali dei comuni, le ha tolte dalla normativa nazionale. Ci sono troppe diversità di leggi di riferimento tra le regioni italiane.
Per questo ho incontrato il vice capo di gabinetto del ministro Madia ed anche con l'assessora alle politiche sociali della Liguria perché si abbia una discussione organica che il governo dovrà tradurre in una normativa omogenea.
Abbiamo lavorato intorno alle questioni del CCNL per il comparto autonomo. Noi applichiamo un contratto che non prevede le figure che impieghiamo veramente ed anche più oneroso. Diventa difficile ottemperare a quello che dice la legge, di operare con i nostri patrimoni per offrire un servizio alto di qualità ed economico.
Il 17 abbiamo appuntamento con ARAN, e qui si pone il problema che noi non abbiamo il riconoscimento per stare ai tavoli decisionali. Dobbiamo avere una rappresentanza riconosciuta e non per intermediari.
Ci sono problemi anche per la previdenza alla quale siamo sottoposti, ex inpdap, non possiamo però andare a chiedere modifiche che comportano aumenti di spesa per lo stato, sapete già come ci risponderebbero.
Ci sono molti problemi da risolvere e molto lavoro da fare.

Intervento dell'assessore alle politiche sociali di Bologna:
Porto i saluti della città, il mio un ritardo utile per ascoltare le parole della relazione introduttiva. Sono molto contento che siate a Bologna.
La produzione pubblica di servizi alla persona è una scelta ancora da fare in un quadro dove concorrono altri soggetti. Buon lavoro.

Intervento di Raffaele Leoni, asp di Reggio Emilia e rappresentante dell'associazione regionale:
E' difficile avere interlocuzioni se non siamo in grado di capire noi stessi di capire cosa rappresentiamo. Lo dico in senso autocritico. Avremmo voluto fornire anche noi i dati, ma abbiamo anche noi un quadro frammentario, non siamo riusciti per adesso. Se non vedi numeri e dati fai fatica a capire di cosa stiamo parlando.N oi però avevamo una scusante, il fatto che alla fine dell'anno si è cnluso un lungo percorso per quasi a tutti, dell'accreditamento dei servizi che ha fatto sì che fossero superate le gestioni miste e si è andati verso al creazione di soggetti autonomi.  Questi sotto forma di soggetti imprenditoriali sarebbe dovuto servire anche a gestire il patrimonio delle asp che finora si sta solo impoverendo. Non dobbiamo fare l'errore di pensare che un po' meno pubblico sia l'apertura giusta al privato sociale. Nel settore sanitario e assistenziale ci sono forti soggetti privati che a breve potrebbero inserirsi. Nel breve periodo ci potremo aspettare che arrivino anche multinazionali, grandi aziende in questo settore.
La strada maestra indicata dal Presidente è quella da seguire secondo me.

Massimiliano Monnanni presidente ASp Roma Capitale: Condivido i contenuti fino a qui espressi, penso che a livello comune ci sia da ringraziare il presidente e dil resto del'esecutivo che in questo anno hanno portato  avanti un lavoro improbo e difficile andandosi a confrontare con la burocrazia romana che conosciamo bene.
Nel livello nazionale, condividendo il contenuto del presidente di Reggio Emilia, è evidente che il ruolo delle regioni è fondamentale ed il Lazio può dare un contributo fondamentale, siamo ancora ipab e possiamo ancora legiferare.
Anche noi abbiamo preceduto ad avviare la ricognizione dei servizi insieme alla Regione Lazio, una realtà non trascurabile.
A livello regionale abbiamo deciso per aderire ad Ancora di formare un coordinamento ed abbiamo avuto un positivo riscontro.

Intervento dell'onorevole Alaimo, presidente delle Ipab siciliane, sono 151 in gran parte disastrate dal punto di vista finanziario, ma con una grossa dotazione finanziaria. Sono stato eletto coordinatore regionale. Abbiamo inserito nello statuto l'adesione ad Ancora perché la ritengo l'unica speranza nel nostro territorio italiano per aver eun punto di riferimento delle Ipab.
Siamo riusciti ad elaborare un disegno di legge, ci siamo organizzati e ci siamo messi a discutere di fatti concreti. Adesso ANCORA deve fare un passo avanti, Roma deve divenire caput mundi per ottenere lo scopo principale. Oggi dobbiamo eleggere una struttura snella con la volontà di incidere dove necessario.

Intervento di Roberto Volpe, presidente di Uripa - Veneto: Rappresentiamo circa 32 mila posti letto, io credo che il percorso iniziato da questo paese di regionalizzazione dei nostri servizi sia irreversibile, ogni regione si è organizzata e indietro non si torna, abbiamo però interessi comuni sui quali lavorare con un principio solidaristico dove aiutare le regioni che hanno più bisogno. In questo periodo credo che dobbiamo partire da un punto, mettiamo gli anziani al centro.
Noi siamo soggetti legati alle disponibilità di bilancio delle nostre regioni ed al fondo della non autosufficienza. Un primo soggetto con cui dobbiamo allearci è quello dlel'ANCI. A livello organizzativo dobbiamo fissare alcuni punti sui quali lavorare e porre l'attenzione del legislatore. Il fatto che lo stato dia un comparto nuovo è una missione impossibile, l'avevamo richiesto 20 anni fa. Possiamo tentare la strada della trasformazione previdenziale. La retribuzione dell'operatore privato non è inferiore al pubblico, la differenza abissale è la parte previdenziale. Dovremmo andare all'Inps a dimostrarlo. Potremmo togliere così anche un flusso di cassa allo Stato. All'interno di tutto, non dimentichiamo l'intervento politico che sta facendo la Comunità Europea, molte cose che diciamo vanno in senso opposto, perché guarderà solo alla competizione. Noi dovremo imparare a correre abbiamo il cuore e la mente del pubblico.

Sauro Sarotti presidente Asp Martelli Figline - Devo dare atto che oggi vedo persone che stanno facendo crescere l'associazione.
Credo che noi, uno dei punti che ci dobbiamo porre a livello nazionale, è capire qual'è la nostra interlocuzione.









Intervento di Pierluigi Ramagni Asp Bassa Romagna: Con tutto il percorso che abbiamo fatto per fare chiarezza sul ruolo delle Asp si è ridotto quasi al 25/30% dei servizi delle Asp.
Condivido che ci deve essere chiarezza tra chi gestisce i servizi direttamente e chi lo fa con intermediazione tramite altri.
Noi dobbiamo fare una battaglia perché i costi di gestione possano essere il più possibile vicino a quello dei privati.
Quali sono gli interlocutori? Tutti. I Comuni, le Unioni dei Comuni, le Province e le Regioni, Anci.
Anci è un'istituzione chiave in questo senso, la prima da tenere in considerazione che non può non sapere e e tenere di conto i servizi pubblici comunali nell'assistenza alle persone.
Ultima cosa, c'è la necessità di essere riconosciuti e chiamati come coordinamenti ai tavoli di settore.





Terminano gli interventi. Diana chiude ribadendo due punti, la questione previdenziale e l'interlocuzione con il governo in forte alleanza co l'ANCI.
Il presidente elenca tra i presenti chi fa parte dell'attuale coordinamento di Ancora e che sono chiamati ad eleggere il nuovo.
Diana ringrazia tutti la termine del suo mandato. Delega Sauro Sarotti per Aret Toscana perché essendo a breve in scadenza di mandato a livello regionale non si ricandiderà a nessun ruolo. 

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